Minareto scanalato di Antalya (illustrazione)

Minareto scanalato di Antalya (illustrazione)


Luglio 1498
(Dhul-Qa`da 903)


Antalya

Con Arouj Barbarossa


Dopo due anni di detenzione i fratelli Barbarossa riuscivano a fuggire approfittando dello scompiglio portato da una tempesta a bordo della galea dei cavalieri dell'ordine gerosolimitano. La fortuna aveva voluto che mentre la tempesta imperversava, il vascello su cui erano detenuti si trovasse nella prossimità della costa anatolica. Arouj era riuscito ad afferrare un coltello e liberarsi dal remo, ferendosi anche al tallone nel tentativo di svincolarsi dalle catene. Si era gettato in mare e, dopo un viaggio avventuroso, si era ricongiunto al fratello Khayr-ad-din a casa a Mitilene, sull'isola di Lesbo.
Da qui i due, ormai votati alla vendetta e alla vita di mare, si recavano ad Antalya dove Sehzade Korkut, principe e governatore della città, scommetteva sulle capacità militari dei Barbarossa affidando loro il comando di ben diciotto galee.
Il mandato era quello di combattere i cavalieri gerosolimitani che stavano infliggendo gravi danni al naviglio e al commercio ottomano.